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Giovedì, 27 Settembre 2018 21:59

Polizze vita & normativa fiscale: tutto quello da sapere

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Polizze vita e imposte Polizze vita e imposte Polizze vita e imposte

Le polizze vita sono una questione importante che va affrontata consapevolmente e con tutte le competenze che riguardano situazioni potenzialmente delicate.

Se non sai di cosa si tratta, ti consigliamo di leggere questo nostro articolo che tratta nel dettaglio l’argomento perché oggi parleremo di tutto quello che bisogna sapere per affrontare la faccenda da un punto di vista nuovo, ovvero quello fiscale.

Polizza vita: la normativa vigente

Il regime fiscale che regola le polizze vita è allo stesso tempo particolare e interessante perché prevede importanti agevolazioni e sgravi fiscali per il sottoscrivente: in questo caso, quello che viene individuato è quello plusvalente, che valuta l’incremento di valore che l’investimento (ovvero la polizza) genera.

Cos’è la plusvalenza?

L’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi viene applicata ai redditi da capitale e ha impatto su tutti i prodotti vita, comprese le polizze vita.

In genere, è la compagnia assicurativa che trattiene l’imposta delle somme erogate al cliente qualora si presenti la necessità di versare l’imposta sostitutiva.

“Chi determina la cifra da imporre?” ti chiederai tu, amico lettore.

Per rispondere alla tua domanda, ti diciamo che il primo passo da fare è capire quando si rende necessario il pagamento delle imposte sulle polizze vita, ovvero quando queste generano la plusvalenza.

Purtroppo, trattandosi di polizze sulla vita, questo momento coincide con la morte dell’assicurato o quando si decide di ritirare il capitale nel rispetto dei vincoli contrattuali.

Insomma, è nel momento in cui si incassa il premio che le imposte devono essere pagate e non prima.

Come si maturano le plusvalenze?

Generalmente le plusvalenze non sono tassate su base IRPEF, ma sulla base di imposte dirette e solo se previsto da leggi specifiche.

Le aliquote di riferimento sono queste:

- 12,5% fino al 31 dicembre 2011

- 20% dal 1 luglio 2012 al 30 giugno 2014

- 26% dal 1 luglio 2014

Nota bene: se una parte della plusvalenza deriva da titoli di stato l’aliquota applicabile è sempre e solo del 12,5%.

Dato che le assicurazioni sulla vita prevedono l’erogazione di un capitale nel caso in cui la condizione si realizzi, queste comportano sempre un effettivo aumento di capitale al momento della riscossione; in nessun caso, però, il premio liquidato è soggetto a dichiarazione IRPEF e nemmeno a imposta di successione.

Polizza vita e imposta di bollo

Nelle righe precedenti abbiamo detto che l’imposta di bollo sulle polizze vita viene applicata su base annua in base al valore del capitale accumulato l’anno precedente: questo vuol dire che l’imposta di bollo varia in base ai guadagni accumulati rispetto a quando si è sottoscritta la polizza vita.

Attenzione però, perché l’imposta di bollo non può essere in alcun modo applicata ai prodotti assicurazione vita che fanno parte di quello che viene chiamato ramo I, ovvero quelli relativi alla gestione separata. Sarà compito della compagnia assicurativa titolare del contratto calcolare, in autonomia, le imposte che la persona fisica deve allo stato sul capitale maturato e trattenerle comunicando l’importo, versandolo in autonomia.

L’imposta di bollo sulla polizza vita è cambiata nel tempo:

- dello 0,10% da un minimo di 34,20 euro a un massimo di 1.200 euro al 31 dicembre 2012

- dello 0,15% da un minimo di 34,20 euro a un massimale di 4.500 euro al 31 dicembre 2013, solo per le persone giuridiche

- dello 0,20% e un massimale di 14mila euro fino al 31 dicembre 2014 per le sole persone giuridiche

L’imposta di bollo non può essere applicata alle polizze vita sottoscritte entro il 31/12 del 2000.

Detrazione dei premi versati

La grande distinzione da fare in questo caso è quella tra detrazione e deducibilità.

La prima riguarda l’imposta da versare una volta ottenuto il reddito imponibile; le somme detraibili vengono sottratte, sotto forma di imposta, direttamente da quanto devi.

La seconda, invece, riguarda la somma sottratta al reddito prima di calcolare le imposte.

E allora come si calcola la detraibilità di queste polizze?

Si può detrarre fino al 19% del premio versato ogni anno per una polizza vita per rischio morte, invalidità (non inferiore al 5%) oppure in caso di non autosufficienza (condizione per la quale non si è capaci di condurre una vita indipendente e di svolgere le più comuni attività quotidiane).

Il limite di detraibilità del premio delle polizze vita è di 530€ per il rischio morte e invalidità, mentre è di 1.291€ per la non autosufficienza.

Come puoi vedere, le polizze vita non sono solo una buona copertura per proteggersi da qualsiasi tiro mancino che la vita ci può riservare, ma hanno anche delle buone agevolazioni fiscali per chiunque le sottoscriva.

Noi di assicurofacile siamo qui per valutare insieme a te qualsiasi variabile, in base alle tue esigenze.

Se vuoi saperne di più, contattaci.

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Letto 3130 volte Ultima modifica il Giovedì, 27 Settembre 2018 22:25

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